Eccovi le tappe che assolutamente dovete fare per scoprire al meglio la città.
Partite col vostro itinerario dalla piazza principale della città, in un coloratissimo pullulare di gente a tutte le ore. Passeggiando qui sarete dentro uno spettacolo vivente: musicisti, giocolieri e acrobati, mercanti, venditori di succo d’arancia, incantatori di serpenti con al seguito scimmie ammaestrate, donne che dipingono hennè, venditori di erbe miracolose… sarà inevitabile non cedere ai profumi dello street food marocchino.
Souk della Medina
Alle spalle della piazza entrate nel Souk della Medina. Sarete deliziati da profumi e colori di spezie, fiori, frutta secca, artigianato locale, gioielli, tappeti, tessuti… prendete un punto di riferimento da ricordare quando deciderete di uscire!!
All’interno della Mellah, l’antico quartiere ebraico nella Medina, sorge questo sontuoso edificio. Fu costruito come residenza del consigliere del sultano Ḥasan I, il Gran Visir Si Moussa: uno degli uomini più potenti del Marocco a metà ‘800. L’architettura è quella tradizionale dei riad, le caratteristiche abitazioni marocchine. I migliori artigiani del paese hanno lavorato per ben 14 anni alla costruzione. L’interno è un continuo susseguirsi di cortili, giardini e ben 150 ampie sale riccamente decorate con soffitti intarsiati o affrescati, marmi bianchi di Carrara, mosaici gialli e blu, sete preziose, vetri colorati. Molto suggestiva la zona dell’harem: un immenso cortile con una fontana centrale destinato alle 24 concubine del visir. Una residenza maestosa e degna di un imperatore, giustamente chiamato Bahia, splendore in marocchino. Una visita al Palazzo, uno dei simboli della città, vi lascerà estasiati.
ORARIO: 8-17 tutti i giorni
BIGLIETTO: 6,50 euro
Un’altra tappa all’insegna dell’antica opulenza e del lusso amato dai sultani. Esplorate questo sito storico per capire l’importanza dei complessi funerari in Marocco. Le sfarzose Tombe dei Saaditi furono costruite per volontà del principe saadita Ahmed al-Mansour, tra il Cinquecento e il Seicento. Per secoli sono rimaste dimenticate, fino alla riscoperta del 1917. Sono uno scrigno della più bella architettura islamica del XVII sec., un tesoro ancora poco noto. Oggi vi si accede tramite uno stretto passaggio dalla Moschea di Kasbah.
ORARIO: 9 – 17 tutti i giorni
BIGLIETTO: 5,50 euro
Un altro imperdibile simbolo della città. Anche se l’interno non è visitabile dalle persone non musulmane, come quasi tutte le moschee in Marocco, l’esterno è una meraviglia architettonica imperdibile. Il suo minareto moresco è visibile anche a grande distanza. Ha decorazioni intricate ed elegantissime. Fu costruito nel XI secolo, ispirato alla Giralda di Siviglia, è ricco di elementi decorativi, chiavi di volta, merlature in pietra a vista.
Dopo i luoghi sontuosi e riccamente decorati allontanatevi dalla vivace Medina e rilassatevi nell’oasi verde più famosa della città. Un vero e proprio giardino botanico, ricco di ogni specie di pianta subtropicale. Le mura esterne racchiudono un labirinto di vicoli che si incrociano su diversi livelli ed edifici dai colori vivaci che fondono sia l’Art Déco che le influenze moresche. I giardini Majorelle furono costruiti nel 1920 nella tenuta della celebre villa di Jaques Majorelle, artista francese trasferitosi nella città rossa l’anno prima. La bellissima villa in stile liberty, che spicca tra cactus, palme, bamboo e bouganville, ha pareti blu elettrico che contrastano con i vasi e le fontanelle gialle del giardino. Lo stilista francese Yves Saint Laurent, alla morte di Majorelle acquistò la villa e insieme a Pierre Bergè salvò i giardini dalla situazione di degrado in cui versavano. Allo stilista è intitolata la via in cui sorgono i giardini. All’interno ci sono anche due musei: il Museo Berbero, sulle antichissime tradizioni artigianali del Marocco, e il museo dedicato a Yves Saint Laurent.
ORARIO: 8 -18,30 tutti i giorni (ultimo ingresso alle 18)
BIGLIETTO: 14 euro: solo Giardini; 12 euro: Museo Yves Sanit Laurant; 18 euro: Giardini + Museo Berbero.
Terminate la vostra giornata a Marrakech con un delizioso thè alla menta. La sua preparazione è una tradizione che risale al XII secolo avanti Cristo. Le teorie sulla sua origine sono diverse. Che sia stato inventato dai berberi o da una regina britannica, ancora oggi è la bevanda simbolo dell’ospitalità marocchina e rifiutarla è un gesto scortese da non fare assolutamente. I marocchini la sorseggiano anche 20 volte al giorno! La preparazione è un’arte cerimoniale che si tramanda di generazione in generazione. Indispensabile la tradizionale teiera marocchina, e i piccoli bicchieri in vetro decorato, da cui sorseggiarlo con lentezza e gratitudine. Un modo per prendersi cura di sé, che vi farà entrare nell’anima l’amore per questo paese.
Deserto
Goditi il tramonto nel vicino Deserto di Agafay. Passeggia a dorso di cammello tra le dune e sorseggia thè marocchino, prima di una cena sotto le stelle in stile berbero.
Souk
Immergiti nei colori e nei profumi dei souk. Prima di comprare ricorda di contrattare il prezzo. È pratica comune e parte integrante dell’esperienza di shopping marocchina.
Relax
Concediti un momento di relax in un tradizionale hammam marocchino, dove potrai godere di un bagno caldo, massaggi e trattamenti per il corpo che ti faranno sentire rigenerato e rinnovato.
Cascate
Ammira viste spettacolari delle Cascate di Ouzoud che si tuffano per 110 metri. Fai un giro in barca tradizionale alla base delle cascate e scopri la cultura berbera degli abitanti dei villaggi.
Seducente e irresistibile, Marrakech è un intreccio di stradine labirintiche costellate dei tipici souk, accanto a sontuosi palazzi e moschee. Un mix di tradizioni e fascino.
Fes, cuore culturale e spirituale del Marocco, raccoglie secoli di storia in un intarsio affascinante di stili e tradizioni. Scoprite la Città nuova: Fès el-Jedid, e la Città Vecchia: Fès el-Bali, la bellissima Medina fortificata.
La cucina marocchina è rinomata per la sua varietà di sapori intensi e l'uso sapiente delle spezie, che riflette le influenze berbere, arabe e mediterranee.