Indonesia – Bali – Ubud – Esperienze imperdibili
INDONESIA - BALI - UBUD - ESPERIENZE IMPERDIBILI
La cittadina di Ubud
I balinesi che vivono ad Ubud sono ancora dediti all’agricoltura, alla pastorizia, oltre che allo splendido artigianato. A nord della cittadina potrete visitare le caratteristiche botteghe degli artigiani locali. Lungo la strada ammirerete enormi statue in legno, intagliate con perizia e maestria dagli artisti balinesi. Non perdete un tuffo nella quotidianità del luogo aggirandovi tra le bancarelle dell’Ubud Market, il mercato giornaliero. Vi aspetta ogni mattina, col suo caotico sottofondo, tra profumati stand di frutta e verdura, abbigliamento e pezzi di artigianato.
Nella zona centrale di Ubud, invece, potrete deliziarvi tra cucina locale e internazionale.
Tra i musei più noti visitate il Museo Puri Lukisan, che colleziona opere di artisti balinesi; il Museo dell’arte Neka e il Museo delle Arti Agung Rai, con le opere dell’artista tedesco Walter Spies, che influenzò molto l’arte balinese all’inizio del ventesimo secolo.
Ricordate che per fare un’esperienza autentica di questo posto, dovete assolutamente assistere ad uno spettacolo di danza e musica balinese.
Cosa visitare ad Ubud
Le dimensioni di Ubud vi consentono di visitarla a piedi, volendo potreste noleggiare una bici o uno scooter.
La via principale, Raya Ubud, brulica di edifici indonesiani, spesso sede di spa e centri yoga, e di templi, nascosti qua e là, pronti a sorprendervi. Le tappe da non perdere:
Il vecchio Palazzo Reale di Ubud
Quasi nascosto sulla strada principale Raya Ubud, si trova di fronte all’Ubud Market e l’ingresso è gratuito. Si tratta di un imponente edificio in stile tipicamente balinese, oggi sede della famiglia reale di Ubud. È anche conosciuto come Puri Saren Ubud Palace. “Puri” significa, infatti, “palazzo reale” e indica una casa di nobiltà a Bali, abitata dai Rajas balinesi e dai loro parenti. Secondo gli archeologi, l’origine della struttura risale ai primi anni del XIX secolo, durante la reggenza del sovrano Ida Tjokorda Putu Kandel. Gli eredi della dinastia lo hanno conservato in ottimo stato permettendogli di giungere ai nostri giorni in ottimo stato di conservazione. Oggi si può visitare la parte anteriore, con lo splendido ingresso ad elementi architettonici esotici, gli incantevoli giardini che lo circondano e le statue del cortile esterno. Proprio i giardini sono spesso teatro degli spettacoli di danza serale. Il palcoscenico per le esibizioni ha uno sfondo suggestivo, ornato dalle porte tradizionali del tipo “angkul-angkul” e dalle statue di guardiani.
A poca distanza dal Palazzo Reale troverete due templi induisti imperdibili: Pura Taman Saraswati e Pura Desa Ubud.
Pura Taman Saraswati, Ubud Water Palace
Tempio hindu balinese, costruito tra il 1951 e il 1952, disegnato dall’architetto balinese “I Gusti Nyoman Lempad”, su commissione del principe di Ubud. Il Pura è dedicato alla dea Saraswati, divinità dell’apprendimento, della letteratura e dell’arte, che secondo le leggende avrebbe distribuito su Ubud le proprie benedizioni. Ciò che lo rende suggestivo è il laghetto ornato dai fiori di loto e il giardino acquatico che circonda tutta la parte esterna della struttura. Resterete ammaliati dal riflesso del tempio sull’acqua. Il bordo del laghetto è punteggiato da alberi di plumeria, mentre l’accesso al ponte è ornato da sculture di figure mitologiche, alcune realizzate dallo stesso Lempad. Entrando nella parte sacra del tempio troverete tre porte denominate “Kori”, i tipici ingressi che caratterizzano i templi induisti, in mattoni rossi. Nel cortile interno del tempio, vedrete la particolare costruzione architettonica, che nella religione induista serve a disorientare gli spiriti maligni.
Pura Desa Ubud
Tempio induista avvolto in un bellissimo giardino. Anche questo Pura è gratuito, ma accessibile solo con un abbigliamento adeguato alla sacralità del luogo. All’interno di questo tempio si svolgono alcune delle cerimonie sacre degli induisti, quali l’Odalan: un’occasione per i credenti per ritrovarsi ed invocare le proprie divinità, per chiedere prosperità e pace.
Museo Blanco
In soli 5 minuti di scooter dal Palazzo Reale, su una collina che domina la lussureggiante vallata di Campuhan, raggiungete la casa museo di Don Antonio Blanco. Il museo raccoglie tutte le opere dell’artista filippino, perdutamente innamorato di Ubud: collage, poesie illustrate, dipinti, litografie che hanno come soggetto le donne nude balinesi. Potrete visitare la casa, lo studio, i bellissimi giardini tropicali e il tempio privato.
Museo d’arte Neka
Mostra e galleria di artigianato fondata nel 1982 da Suteja Neka, un insegnante locale che ha raccolto centinaia di opere di artisti balinesi. Il museo vi farà scoprire la cultura architettonica indonesiana, nella sua evoluzione. Troverete una serie di gallerie, immerse in un bel giardino, con dipinti classici e opere indonesiane moderne e contemporanee. Una delle mostre principali al Neka Art Museum è quella delle tradizionali lame keris balinesi: i 272 coltelli raccolti dal fondatore Neka durante i 50 anni della sua vita. Queste lame, presentate in mostra sulle vetrine, sono riccamente decorate da maestri fabbri del passato.
Attività consigliate
Campuhan Ridge Walk
A soli 10 minuti a piedi dal Palazzo Reale di Ubud parte il Campuhan Ridge Walk, un sentiero di trekking lungo due chilometri. Percorretelo per godervi viste lussureggianti della giungla dal bordo del crinale. Vi regalerà un momento unico nella natura, tra scorci di savane, palme, la gola rocciosa del fiume, le risaie, e le infinite distese di erba alang-alang – risorsa preziosa usata per la costruzione dei tetti di case e templi. Se riuscirete a partire all’alba sarà tutto più suggestivo e soprattutto troverete meno folla lungo il percorso. L’inizio del sentiero è alla confluenza dei due fiumi Wos Barat e Wos Timor, che si incontrano nel Campuhan. La gente del posto lo considera il “Fiume Sacro”, con un equilibrio maschile e femminile, e lo usa come luogo di preghiera, purificazione e meditazione. Potrete visitarlo rispettandone la sacralità. Qui sorge anche il tempio Gunung Lebah.
Il primo tratto del sentiero è leggermente in salita e il fondo è formato da grosse piastrelle di cemento con uno spazio di quasi 10 cm tra una e l’altra, la pendenza è leggera. Prendetevi un tempo di di 40 minuti tra andata e ritorno a un ritmo veloce e senza soste oppure di circa un’ora di cammino a un ritmo lento.
A metà strada la passeggiata vi condurrà attraverso una zona di negozi e ristoranti, prima di condurvi all’ultimo tratto di risaie.
Alla fine del percorso vi attende il Karsa Kafe, suggestivo locale fatto di tre capanne con il tetto di paglia in uno stagno, e tanti tavoli. Qui potrete mangiare a prezzi economici o semplicemente godervi una vista eccellente degli stagni e delle risaie circostanti.
Per ritornare indietro potrete ripercorrere la stessa strada o fare un percorso ad anello, che presenta però alcune salite più ripide.
Risaie di Tegallagang
Da Tegallalang, a mezz’ora di strada da Ubud, in direzione nord, si possono ammirare i più alti terrazzamenti adibiti alle risaie. La bellezza del paesaggio è mozzafiato: un verde brillante circonda un’infinita distesa di terrazzamenti, cullati tra avvallamenti e alture.
La vista dei terrazzamenti vi regalerà due tesori inestimabili: uno sguardo privilegiato sulla quotidianità locale – vedrete coi vostri occhi il lavoro quotidiano dei balinesi nelle risaie- e un tuffo nella spiritualità degli abitanti. Infatti molti dei rituali religiosi balinesi ruotano intorno al riso: è donato agli dei in cesti adornati con foglie di cocco, ed è usato dalle donne per impreziosire la loro fronte. Lo stesso sistema di irrigazione delle risaie di Tegallalang, detto Subak, è collegato alla spiritualità: l’acqua è considerata un dono della dea dei laghi, e viene gestita dai templi induisti attraverso dighe e canali. Tutto si basa sulla filosofia del Tri Hita Karana, la ricerca di armonia in tre forme: tra gli uomini, col mondo della natura e con le divinità.
Dal 2012 le risaie di Tegallalang e il sistema tradizionale di irrigazione Subak sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, per il significato e il ruolo che rivestono.
Ora che sapete che cosa vi aspetta non potrete che fermarvi ad ammirarlo da uno dei tanti caffè della zona. Oppure potrete scegliere di camminare tra i ripidi terrazzamenti, arrampicarvi sulle alture e respirare l’odore del riso al vento.
La spettacolarità e unicità del paesaggio attira qui artisti e pittori da tutto il mondo, intenzionati ad immortalare colori e paesaggi surreali e senza tempo. Alcuni dei lavori creati sono acquistabili nei negozi di souvenir, così da portare a casa il favoloso paesaggio dei terrazzamenti. Se invece volete qualcosa di più artigianale e meno raffinato, acquistate dagli anziani del luogo cappelli fatti di foglie di cocco o rinfrescanti bevande al cocco.
Artigianato di Pakudui
Dalle alture delle risaie di Tegallalang, potrete raggiungere con un breve tragitto a piedi, il villaggio di Pakudui. Il villaggio è noto per essere dimora degli abili intagliatori del legno balinesi, dei veri artisti. Divertitevi a visitare le loro tante botteghe artigiane, e non perdete l’occasione di acquistare manufatti unici. Già il percorso che vi condurrà fino al villaggio vi farà pregustare cosa vi aspetta. È punteggiato di enormi statue in legno, tutte intagliate dagli artisti balinesi, con perizia e arte uniche al mondo. Una volta raggiunto il villaggio, deliziatevi ad osservare le varie sculture di animali, figure umane e mitologiche, e prestate attenzione anche alle particolari decorazioni di porte e finestre. Persino gli arredi in legno delle case sono intagliati e riproducono ogni genere di figura. La più iconica, e anche diffusa, è quella della testa di drago, detta Geruda. La ritroverete ovunque, nei negozietti, ai margini delle strade, è Geruda! Le più celebri teste di drago, quelle del famoso intagliatore Reso Ada, sono proprio qui a Pakadui, nel suo museo- laboratorio.
Foresta delle Scimmie di Ubud
Ubud Monkey Forest, nota ai locali come Mandala Suci Wenara Wana, sorge nella comunità di Padangtegal, a Ubud, in una parte della giungla locale. Per i balinesi è molto più di una riserva naturale: è un luogo sacro. Leggete l’articolo sul blog per non perdere nemmeno un segreto di questo magico posto, tra sacralità e natura incontaminata.
Attività consigliate
Consigli di viaggio
Rispetta i templi
Per entrare nei luoghi sacri dovrete avere le gambe coperte o in caso contrario indossare il tipico “sarong” , la lunga fascia annodata alla vita.
Piatti tipici
Gustate i piatti tradizionali e lo street food, protagonista è il riso, il nasi, nelle sue tante pregiatissime varietà coltivato nelle maestose terrazze.
Danza e musica balinese
Camminando per le vie di Ubud verrete fermati da tanti venditori che vi propongono i biglietti per gli spettacoli che si tengono nei templi della città. Per pochi euro, vivrete una serata insolita in uno scenario suggestivo.
Souvenir
Per un regalo artigianale acquistate dagli anziani del luogo cappelli fatti di foglie di cocco. Se invece volete un regalo raffinato procuratevi un ritratto delle risaie fatto dagli artisti locali e una pregiata statua intagliata nel legno.
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